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domenica 26 agosto 2012

"Facceinscatola" e la Urban Art: un'altra prima volta per Sant'Agata de' Goti

L'apertura della Mostra. Da sinistra: Renato Lombardi, Oreste Viola, Michele Vitolini, Ginacarlo Iannotta, Angelo Montella e Fabio Della Ratta
"Facceinscatola". L'installazione nel Chiostro di Palazzo San Francesco.


Questa sera, nel chiostro di Palazzo San Francesco, alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale Giancarlo Iannotta, del Consigliere Provinciale Renato Lombardi e dell’Assessore comunale agli affari legali Oreste Viola, ho inaugurato la personale di Fabio Della Ratta – in arte Biodipi -  “Facceinscatola”. La mostra resterà fruibile nel cortile della Casa Municipale fino al 2 settembre, serata nella quale avrà luogo anche un intervento artistico di teatro canzone a cura del gruppo di lavoro saticulano “Tagatà” coordinato da Michele Vitolini. La manifestazione è stata proposta nell’ambito del Bando Cultura 2012 “Saticula+”, ed è stata promossa dall'assessorato che ho l'onore di reggere con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
Queste le mie dichiarazioni.
 
Un’altra prima volta per Sant’Agata de’ Goti. Dopo il Jazz, la mostra di fumetti a cura del Comicon Napoli, gli incontri di reading, il laboratorio permanente di Teatro sperimentale ed il Festival del Bacio, abbiamo introdotto in città un altro inedito linguaggio artistico: la Urban Art. Lo abbiamo fatto in assoluta coerenza con quelle che sono le linee guida che questa amministrazione sta portando avanti in tema di sviluppo delle politiche culturali: partecipazione attiva della cittadinanza, valorizzazione delle vocazioni artistiche locali, pluralità dell’offerta culturale, legame con il territorio. “Facceinscatola” mette in mostra le radici profonde della nostra Comunità. 100 volti della nostra Città fotografati e rielaborati artisticamente, ciascuno su di una singola scatola. Ogni scatola è diventa, così, il contenitore delle storie, dei ricordi, delle emozioni e dei sogni di ciascuno. Ma le storie di ciascuno, insieme, formano la nostra Storia Comune, i nostri ricordi comuni, le nostre comuni emozioni, i nostri sogni. Ciascuno, nella sua unicità, è un pezzo di un mosaico più grande che si chiama Comunità, che si chiama Sant’Agata de’ Goti. 

Il messaggio che, attraverso l’arte di Biodipi, vorrei passasse è, in realtà, un invito preciso a cambiare radicalmente prospettiva. Bisogna provare a guardare noi stessi sempre di più come parte di un tutto più grande, come gli abitanti di una medesima casa comune. Una casa che va conservata, valorizzata, migliorata e non abbattuta quotidianamente sotto i colpi degli egoismi, delle polemiche gratuite, dei rancori, dei pregiudizi e dei veti incrociati. Mi auguro che, anche attraverso il messaggio artistico, si possa contribuire ad avanzare passi decisivi verso la costruzione di un clima più costruttivo e si possa arrivare presto ad ottenere, tutti, una maggiore consapevolezza di quel che significa davvero essere e fare Comunità. Complimenti sinceri a Fabio Della Ratta, Michele Vitolini ed a tutto il gruppo di lavoro “Tagatà”.


lunedì 6 agosto 2012

Intervista ad "Ottopagine" - il bilancio dei primi 20 mesi di assessorato



Questo il testo dell'intervista rilasciata al quotidiano sannita "Ottopagine" pubblicata il 6 agosto 2012:

Prima candidatura ed un “cursus onorum” invidiabile:  dalla Presidenza del Consiglio all’Assessorato, lei ha ricoperto, in soli 3 anni, sia il ruolo Istituzionale che quello di Governo. Quali sono le differenze tra questi due ruoli?
Beh, in effetti non capita sovente di riuscire a ricoprire due ruoli nella stessa esperienza amministrativa. Che dire? Di certo al termine di questa Consiliatura non potrò lamentarmi per essermi annoiato, mettiamola così…potrò dire di avere acquisito, senza dubbio, un bagaglio di esperienza politico-amministrativa ed istituzionale molto prezioso. L’esperienza istituzionale alla Presidenza del Consiglio Comunale mi ha permesso di affinare l’equilibrio, la capacità di ascolto e di mediazione. Il ruolo esecutivo di Assessore, invece, per sua stessa natura è più pragmatico: mi consente di trasformare in fatti concreti le idee di sviluppo politico-amministrativo che ho del mio paese nell’ambito delle mie deleghe. Per esercitare questo ruolo servono lungimiranza, determinazione, responsabilità, disponibilità verso i cittadini e, nel mio Paese, anche una buona dose d’impermeabilità alle eterne critiche che piovono, come direbbe Totò, “a prescindere”.
Dal 9 giugno del 2009, data delle ultime amministrative, sono passati già tre anni.
Ricordo la fatica di quella mia prima campagna elettorale, l’energia ed il lavoro incessante dei ragazzi e delle ragazze che mi sono stati accanto nel mio Comitato elettorale, la nostra voglia di vincere una scommessa difficile. Poi arrivò l’elezione ed un ampio consenso. A 29 anni la Presidenza del Consiglio Comunale della mia Città, il ruolo istituzionale: un compito non facile per un uomo che è sempre stato di posizioni politiche radicali. Credo di poter dire oggi, di aver svolto quel ruolo garantendo sempre il rispetto delle prerogative di ciascun Consigliere Comunale, di maggioranza e di opposizione, sforzandomi di farlo con imparzialità e nel rispetto assoluto dello Statuto e del Regolamento di cui ero garante. E’ stato un onore per me ed un’ esperienza che mi ha arricchito molto. Sono felice che mi sia successo in quel ruolo una persona dotata di un alto senso istituzionale come il Presidente Giancarlo Iannotta. Poi, alla fine del 2011, la proposta del Sindaco di entrare nell’Esecutivo e la successiva nomina ad Assessore. A 31 anni un nuovo ruolo, una nuova responsabilità, una nuova scommessa con la quale cimentarsi. Naturalmente governare è un compito molto complicato. La realizzazione concreta delle idee e dei programmi sui quali abbiamo ricevuto il mandato popolare ad amministrare, è incarico difficilissimo al cospetto delle contingenze e della burocrazia che molto spesso finiscono per soffocare sforzi ed energie. Tuttavia posso dire, con soddisfazione, che buona parte del nostro programma è già stato realizzato ed altri punti li realizzeremo da qui alla fine del mandato, nonostante tutte le difficoltà incontrate lungo il nostro cammino.
Un bilancio del lavoro profuso nei primi 20 mesi del suo Assessorato.
Per me positivo, ma non sono io a dover giudicare me stesso: spetta ai miei concittadini esprimersi. Quello che abbiamo messo in campo in questi anni, dal punto di vista dell’ offerta culturale qui a Sant’Agata, risponde a degli obiettivi strategici molto precisi. Coniugare Tradizione ed Innovazione, valorizzare le vocazioni artistiche locali, promuovere nuovi linguaggi artistici, investire nella formazione e sui giovani, favorire la pluralità dell’offerta e la partecipazione popolare: sono queste le direttrici lungo le quali intendo ed intendiamo sviluppare le politiche culturali nella nostra Sant'Agata. La Cultura, per me, è un Bene Comune e deve appartenere a tutti, deve includere tutti. Da 2 anni ho introdotto uno strumento innovativo, mai attuato prima, pensato e realizzato proprio per rendere i cittadini protagonisti attivi e non soltanto spettatori passivi, dell’offerta culturale della Città: il Bando pubblico per le manifestazioni d'interesse Culturale. Prima con “Meno eventi…più momenti” nel 2011, poi con “Saticula+: la pluralità, la nostra identità”. L’ottimo riscontro numerico e qualitativo, in tutti e 2 gli anni, delle tante proposte pervenute all’Assessorato attraverso lo strumento del Bando, sono la migliore conferma del fatto che, attraverso questo strumento, l’amministrazione è  riuscita ad intercettare una sana voglia di partecipazione dei nostri concittadini fino ad allora, probabilmente, mortificata. Certo, in questo frangente, ci siamo trovati di fronte a tagli enormi di risorse decisi dal Governo centrale ai danni dei Comuni. A pagarne maggiormente le spese sono state le politiche culturali. Ma a questa contingenza negativa, a fronte di una diminuzione cospicua delle risorse, qui a S. Agata, straordinariamente, abbiamo risposto moltiplicando le iniziative. Lo abbiamo fatto semplicemente facendo appello a quanti avessero voglia di “dare” alla Città piuttosto che da questa solo e soltanto “ricevere”. Credo che i fatti abbiano dimostrato che puntare sulla generosità e sull’attaccamento alle proprie radici, possa rappresentare l’antidoto più efficace ad ogni disastrosa spending review e finisca miracolosamente per rialzare lo spread sociale e culturale della nostra Comunità.
L’attivazione di questi strumenti innovativi e la filosofia che c’è dietro il lavoro portato avanti sulle politiche culturali, cosa ha prodotto negli ultimi 20 mesi?
Abbiamo realizzato partnership prestigiosissime con Istituzioni culturali di primaria importanza come, ad esempio, il Teatro San Carlo: attraverso la convenzione stipulata con l’Amministrazione, i santagatesi hanno usufruito di sconti rilevanti al botteghino per la stagione 2011 ed hanno potuto allargare i propri orizzonti culturali avvicinandosi, a prezzi contenuti, alla grande opera lirica. Oppure ancora, il nome di Sant’Agata de’ Goti è stato abbinato a quello dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che ha voluto organizzare, insieme all’Amministrazione ed in particolare insieme all’assessorato che ho l’onore di reggere, il “Festival del Bacio” qui nel nostro centro storico:  un investimento in cultura, formazione, promozione, turismo di qualità. La scommessa era anche quella di provare ad offrire, con il Festival, una straordinaria opportunità di ritorno economico alle attività commerciali del centro e del centro storico. Scommessa vinta e vinta bene direi, se anche i nostri avversari politici riconoscono pubblicamente la riuscita dell’evento. La concomitanza con l’Infiorata del Corpus Domini, poi, è stato uno straordinario esempio di convivenza felice tra tradizione ed innovazione: ciascuna delle due manifestazioni si è svolta in maniera ottimale senza intralci e nel reciproco rispetto. Un altro passo avanti per la nostra Città. Ancora, la mostra su Garibaldi ospitata per le manifestazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con le tavole provenienti dal Comicon Napoli – festival internazionale del fumetto. La collaborazione con il Museo MADRE di Napoli che consentirà di ospitare in Città, a Settembre, l’intera personale del Maestro Armando De Stefano “L’Urlo del Sud”. O ancora, in controtendenza alla sistematica spoliazione dei reperti archeologici che Sant’Agata ha dovuto subire fino ad oggi, il ritorno in Città, ad inizio del prossimo ottobre, della “Lapide di Madelgrima”: il documento di età longobarda più importante per la storia di Sant’Agata dei Goti custodito dalla metà del ‘700 presso il Museo Archeologico di Napoli. Abbiamo investito nella formazione dei giovani, anche stavolta in controtendenza al dato nazionale, con l’introduzione e la promozione del Laboratorio permanente di Teatro per i nuovi linguaggi, una vera e propria scuola di teatro della durata di 10 mesi con docenti di qualità reduci dai recenti successi del Teatro Napoli Festival, pubblica, aperta a tutti mediante un altro bando ad hoc e gratuita per i partecipanti. Location di studio e lavoro, la Sala ex Cinema Italia, un luogo recuperato, così, alla sua funzione. E poi ancora potrei parlare delle tante “prime volte”: il grande Jazz di un maestro assoluto del genere di fama mondiale come Javier Girotto; il Cortometraggio della “Blow Up” con Leo Gullotta “Corti”, girato a Sant’Agata e patrocinato dall’Amministrazione, unico vincitore italiano al Festival internazionale del Cinema di Giffoni 2012; gli incontri di “reading” nel Chiostro di Palazzo San Francesco; la Piazza Wi-fi con l’accesso libero ad internet; la promozione del teatro amatoriale con lo straordinario successo del gruppo “Hilmarè”; lo sport come veicolo di diffusione di una “cultura” del rispetto e dei valori sani e puliti con il patrocinio a momenti di forte impatto comunitario come i tornei “Champion’s Sannio” e “Saticula Summer Village”, solo per fare alcuni esempi…Con l’intera Giunta stiamo provando da più di un anno a rendere fruibile tutto il patrimonio monumentale della nostra Città, quello di proprietà del Comune e quello di proprietà della Curia, attraverso la proposta di un nuovo strumento, il “Biglietto Unico”. Vogliamo rendere S. Agata un luogo capace di accogliere al meglio sia i cittadini che i turisti. Tutti devono poter trovare sempre le Chiese ed i monumenti aperti, come funziona in tutte le Città d’Arte. Purtroppo ancora ci scontriamo con anacronistiche, immotivate resistenze. Continueremo a lavorare senza sosta per vincere queste riluttanze e rendere possibile la “normalizzazione” della nostra Città.
L’impegno in SEL
Sono entrato in SEL a dicembre dello scorso anno e, nell’assemblea provinciale dello scorso 5 luglio, sono stato chiamato dal segretario Sannita Gianluca Serafini e dai compagni del Sannio a far parte della segreteria provinciale del partito. E’ per me un onore grande. Il mio ingresso nell’ Esecutivo provinciale è un riconoscimento notevole sia, probabilmente, per il lavoro svolto nelle istituzioni, sia per l’importanza che il circolo SEL di Sant’Agata de’ Goti riveste, finalmente, nel panorama della Sinistra sannita. Ho messo a disposizione del nuovo corso SEL e del cantiere politico che, da qualche mese, insieme, abbiamo aperto nel Sannio, il mio contributo di idee e di passione per provare a fare del mio partito il nuovo motore del Centrosinistra anche in provincia di Benevento. In un’epoca, quale quella che viviamo, di recessione economica e culturale, di ingiustizia sociale, di disuguaglianza civile, c’è bisogno di una Sinistra che sia orgogliosa della propria identità e del proprio passato, che sia radicale e responsabile, capace di ascoltare, di dialogare e di fare. Una Sinistra che sappia guardare al Futuro, che ritorni ad essere punto di riferimento per le lavoratrici ed i lavoratori, per i giovani, per le precarie ed i precari, per i più deboli ed indifesi di questa nostra società decadente. C’è bisogno di una Sinistra che non si sottragga alle responsabilità di governo, ma che lavori dentro e fuori le Istituzioni per allargare gli orizzonti e le opportunità per tutti. Qui a Sant’Agata i risultati raggiunti con il lavoro nell’amministrazione civica ci dicono che ci stiamo riuscendo.