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giovedì 31 luglio 2008

Eco(il)logico santagatese

Consiglio Comunale di Sant'Agata de' Goti, ieri 30 luglio 2008. All'ordine del giorno, tra l'altro, l'approvazione di uno schema di convenzione per la creazione di un Parco Eolico sul territorio comunale.
Un paio di considerazioni.
In via preliminare, la maggioranza "multicolor" saticulana (sindaco ex Ds sostenuto dalla PdL n.d.r.), ancora una volta, ha agito, irritualmente ed irrispettosamente. Ha proposto, in sostanza, di discutere del colore della macchina, senza aver prima stabilito se acquistarla; in altre parole, cioè, ha messo all'ordine del giorno lo schema di convenzione per la costruzione del Parco Eolico senza che, prima, il Consiglio Comunale discutesse e decidesse sulla opportunità di costituire o meno tale struttura! E' la cifra del rispetto istituzionale che caratterizza "il carrozzone"...
Nel merito, poi, la sostanza non cambia di molto.
Il ricorso alle energie alternative è cosa buona e giusta. Al di là della scelta etico-istituzionale, ci sono varie direttive europee che obbligano i Paesi membri ad andare in questa direzione.
Ma perchè puntare dritti filati, ora, sull'eolico? Dico ora, perchè non più tardi di qualche anno fa, una proposta di installazione di Parco Eolico nel territorio comunale santagatese era già stata avanzata (da un'altra ditta n.d.r.), ma allora, lo stesso Sindaco di oggi, rifiutò a causa del, a suo dire, "dannoso impatto ambientale". Risultato? Il Parco Eolico fu realizzato sul territorio del comune confinante, sulla metà non santagatese della stessa collina individuata dalla ditta proponente. Ora, queste pale, si possono ammirare tutti i giorni da Sant'Agata de' Goti con la differenza che i soldi vanno al paese limitrofo e lì 4-5 giovani hanno trovato lavoro da qualche anno. Un bel capolavoro!
Ma la domanda è un'altra: come mai lo stesso Sindaco prima è contrario al parco proposto dalla ditta X e poi, dopo qualche anno, è magicamente favorevole all'eolico proposto dalla ditta Y tanto da accellerare al massimo i tempi di realizzazione omettendo, addirittura, di discutere e di votare in Consiglio Comunale? Ai posteri (o ai posteriori nostri!) l'ardua sentenza...
In effetti, ritengo che vada aperta in Consiglio Comunale, o nella apposita e costituita Commissione Ambiente, un serio ragionamento sulle energie alternative tutte. Sarebbe opportuno confrontare, in quella sede, le varie opzioni possibili: dall'eolico al fotovoltaico, all'idrico, comparandone costi e benefeci per l'Ente. Poi, decidere. E non è detto affatto che la scelta cadrebbe sull'eolico!
Il territorio santagatese è pieno di cave di estrazione del tufo in disuso. Potrebbe essere interessante provare a riempirle di pannelli solari, ad esempio. Nessun impatto ambientale e buona possibilità di produzione energetica.
L'opposizione consiliare PD ha spiegato che l'impatto ambientale delle pale eoliche deturperebbe la nostra cittadina. Non sono d'accordo. Il parco eolico non verrebbe certo installato nel centro storico o sul campanile di qualche nostra meravigliosa chiesa!
E poi lo spettacolo delle pale che girano piano al vento, ha molto di affascinante oltre che di rilassante...aiuta a pensare. Credo che ce ne sia davvero bisogno!
Guarda Sant'Agata de' Goti: http://it.youtube.com/watch?v=jyccdM8RBW8

lunedì 28 luglio 2008

I precari a vita e la nuova sinistra

Indennizzo tra le 2,5 e le 6 mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto per i contenziosi in corso e nullità del contratto per i contenziosi futuri. Questa la nuova disposizione di legge, sulla base della norma anti-precari inserita nel maxiemendamento alla manovra, approvato dalla Camera (dopo l'ok a un emendamento all'articolo 21 del decreto Tremonti), ora all'esame del Senato. Questa è la sostanza del nuovo articolo 4bis relativo all'"indennizzo per la violazione delle norme in materia di apposizione e di proroga del termine", al decreto legislativo del 6 settembre 2001, n.368.
L'operaio che si è visto rinnovare per decenni, ogni anno, il proprio contratto a tempo indeterminato, non può più chiedere al Giudice del Lavoro di obbligare il proprio datore di lavoro a trasformare il proprio contratto, finalmente a tempo indeterminato. Al massimo può chiedere ed ottenere una "mancia" a titolo vagamente risarcitorio.
Questa è la politica sociale del governo di destra. Risultato: i datori di lavoro non saranno mai più "costretti" ad assumere a tempo indeterminato, i lavoratori sono condannati al precariato a vita, questa volta, però, di Stato. Quale futuro per costoro? Incerto come il tempo che potrà fare il giorno dopo. Un lavoro sicuro, non è Sicurezza del cittadino? Oppure per Sicurezza si deve intendere soltanto il far west o le ronde contro chi viene da lontano?
Ci vorrebbe una Sinistra forte e moderna, capace di guardare al futuro e di stare a fianco di chi subisce tutte queste angherie ed umiliazioni. Ci vorrebbe una Sinistra che sappia ascoltare, che sappia stare in mezzo alla gente, che sappia dare a tutti una risposta concreta, che possa agire per creare e dare risposte sporcandosi le mani (nel senso più nobile del termine).
Il Congresso di Rifondazione Comunista, invece, ci ha consegnato un partito autoreferenziale.
Ci ha consegnato un partito chiuso a riccio su se stesso, legato morbosamente ai propri simboli ed alle proprie nostalgie, incapace di guardare avanti, di andare oltre...
Ci ha regalato una guerra inestina tra i nostalgici di Ferrero e gli avanguardisiti bertinottiani di Niki Vendola. Una competizione tra chi voleva arroccarsi in un' identità persa su stereotipi desueti ed inesorabilmente bocciati dalla società e dal tempo, che indicava nella apertura agli altri la causa della sconfitta del partito; e chi, invece, proponeva di saltare l'ostacolo e di aprirsi ad una nuova forma di partecipazione politica e sociale, di partire dal basso, dalle persone e dalle loro esigenze, con uno scatto di orgoglio, intelligenza e dignità teso ad allargare ed a coinvolgere e non solo, stupidamente, a sommare.
Due candidati alla segreteria: Ferrero, unico ministro "rosso" di quel governo Prodi che tanto ora denigra, Niky Vendola, Presidente della Regione Puglia per investitura popolare, dopo aver vinto le primarie dell'allora centro - sinistra contro le previsioni dei D'Alema di turno.
Poi un leader, Il Learer. Fausto Bertinotti. Enorme esempio di responsabilità ed onestà politica. Lui, sindacalista, fondatore e padre di Rifondazione, per 12 anni alla guida di un partito che ha portato fino all'8%, Presidente della Camera uscente, che si rimette in gioco a capo di un progetto nobile quanto sgangherato quale quello de "L'Arcobaleno", mettendoci la faccia, l'intelligenza, l'energia, la passione. Bisognava provare in tutti i modi a rompere il duopolio Veltrusconiano che puntava, poi riuscendoci, a disintegrare la Sinistra in Italia.
Ha perso, ed è stato il primo a farsi da parte, responsabilmente, la sera stessa dello scrutinio. Veltroni, quello che predica l'etica della responsabilità politica, è ancora li a biascicare parole vuote e senza senso...
Ebbene Fausto. Delegato semplice, osserva la sua creatura spaccarsi in due e sente dentro di sè la spinta del padre. Sale sul palco. Offre la sua analisi, spiega la sua tesi, indica la sua proposta, nell'estremo, disperato, tentativo di avvicinare le due anime del partito. Standing ovation e fiumi di applausi, baci, abbracci.
Poi una sommatoria informe di posizioni inconciliabili spinge Ferrero alla segreteria. 4 mozioni al suo sostegno riescono a prendere poco più del 50%. Niky Vendola, i bertinottiani, la speranza di una nuova Sinistra, si fermano, da soli, ad oltre il 47%.
Del resto, qualche settimana prima, anche i Comunisti Italiani hanno rieletto Diliberto alla segreteria del partito. Il suo programma? In due parole: autosufficienza solipsistica.
Ora i comunisti si riuniranno in sezione, tutte le sere, a cantare a squarcia gola "bandiera rossa" e "L'Internazionale".
Lo faranno con quella passione e quello spirito che non c'è mai stato fino ad ora, questo è certo! Com'è certo che il mondo, qui fuori, continuerà a correrre lasciandosi alle spalle solo un enorme polverone e si ricorderà dei Comunisti, ahimè, solo come un fenomeno da baraccone...Speriamo di esserci sbagliati!

Bertinotti al congresso: http://it.youtube.com/watch?v=yxqVpej63Vc

Bertinotti e Guzzanti: http://it.youtube.com/watch?v=05AT5ufXkqs

mercoledì 16 luglio 2008

i 99 soldi e l'ultrà Veltroni

L'arresto del Presidente della Giunta Regionale dell'Abruzzo è un fatto assolutamente preoccupante. Ancor più raccapricciante, però, è la constatazione di come, un fatto così grave, non abbia provocato indignazione tra la gente.
Con tutta evidenza assistiamo, oggi, in Italia ad un decadimento morale, politico e sociale senza precedenti e quasi senza scampo.
L'ignavia domina i nostri giorni ed appiattisce ogni cosa rendendo tutto, qualsiasi avvenimento, sostanzialmente uguale e comunque non interessante. Nulla più ci provoca reazioni nè di gioia nè di rabbia. Nel nostro "coma sociale" tutto è immobile.
I vertici del maggiore partito di opposizione, hanno perso l'ennesima buona occasione per fare il loro mestiere, ed hanno offerto l'ennesimo assist al Cavaliere per irrobustire la sua strategia di "plagio agli italiani".
Con l'arresto di Del Turco, infatti, il Presidente del Consiglio non ha perso un secondo nell' esprimere piena solidarietà all'ex sindacalista del Pd cucendo addosso a quest'ultimo ed alla sua vicenda, le tesi ignobili contro la magistratura "complottista" abilmente create "ad personam" su se stesso.
L'effetto? Quello di dimostrare alla gente che ciò che vale per lui vale per tutti. Il Caimano è pronto a prendere le difese anche di un suo avversario politico per dimostrare che zittire la magistratura serve a tutti, non solo a se stesso.
Ecco che, nell'opinione pubblica, viene a crearsi l'immagine di un Berlusconi paladino della libertà di tutti, dunque anche della sua (e non, viceversa, paladino della impunità sua, quindi, de relato, della impunità di tutti!)
Esce fuori, cioè, l'immagine di un buon padre di famiglia, di un Berlusconi buono e responsabilmente preoccupato.
Tutto questo grazie al silenzio assordante e sconfortante del caro PD, del caro Veltroni:sempre più capo ultrà della curva berlusconiana.
Non una parola, non un segnale di vita sulla vicenda occorsa.
L'effetto? "Ora la magistratura fa paura anche a loro! Appena hanno beccato uno dei loro nessuno ha più difeso i magistrati! Allora aveva ragione quel poveretto di Berlusconi, allora davvero è un martire..."
Complimenti! Come diceva Moretti, con questa classe dirigente il centro sinistra non vincerà mai!
Con enorme dignità e coerenza i vertici del "carrozzone" PD bene avrebbero fatto ad esprimere solidarietà umana al proprio iscritto Del Turco, e ad alzare barricate in difesa della autonomia della magistratura, confidando nel lavoro dei magistrati e respingendo ogni tentativo di strumentalizzazione della vicenda per fini personali da parte del Premier.
Di solito non perdono occasione per stare zitti...
Ora hanno perso una grande occasione per parlare...
Come diceva mio nonno: "gli mancano sempre 99 soldi per avere una lira"!

lunedì 14 luglio 2008

di ritorno da un week and al mare

Di ritorno da un week and al mare in compagnia degli amici di sempre, dove l'unica occupazione è quella di rilassarsi, dove chiacchiere e risate incorniciano appaganti ed abbondanti cene e passeggiate sulla spiaggia di notte, l'unica cosa da evitare sarebbe proprio riprendere a lavorare!
E invece no, ed eccoci qua! Di nuovo a scartabellare dietro una scrivania e davanti ad un computer...
Luglio è sempre un mese strano. Avverto molto forte la necessità di staccare la spina per un pò. Sarà lo stress di un anno di lavoro che si accumula e sembra non darti respiro proprio prima dello stop, ma davvero mi accorgo di fare il doppio della fatica nel fare cose che normalmente faccio.
Ma manca poco, per fortuna. Inizierò il conto alla rovescia!
Ora al lavoro! Bello il mare, però...